
Le aderenze intestinali non sono rare dopo importanti interventi chirurgici addominali come la resezione dell’intestino, la resezione del fegato, i reni o la splenectomia, per esempio.
Angolazioni o restringimento di alcuni tratti intestinali possono essere causati da questa condizione.
Questi problemi sono il risultato dell’infiammazione e della riparazione dei tessuti dopo l’intervento chirurgico; appaiono come germogli fibrosi.
Stitichezza, gonfiore addominale, dolore e disagio possono derivare dal blocco e dal rallentamento della digestione, causando stasi e fermentazione batterica.
Per le prime due settimane dopo l’intervento, è essenziale e fattibile seguire una dieta speciale che consiste solo di alimenti a basso contenuto di fibre, soprattutto nei primi giorni postoperatori.
A partire da cibi cremosi (es. Serimon, omogeneizzati), aumenteremo gradualmente i livelli di fibre (ad esempio, pectina, inulina e frutto-oligosaccaridi).
Durante i primi mesi è meglio evitare di mangiare fibre insolubili come quelle che si trovano nei carciofi, nei carciofi, nei cardi, nelle bietole e nella cicoria.
Rispetto alla tradizionale chirurgia a cielo aperto, la moderna chirurgia laparoscopica produce meno tassi di complicanze a causa di una procedura chirurgica meno stressante e meno esposizioni agli inquinanti atmosferici (ad esempio polvere, batteri, talco dei guanti).
Tuttavia, la nutrizione post-operatoria richiede il corretto piano nutrizionale, preferibilmente prima dell’intervento, con l’aiuto di un team di nutrizione clinica. Oltre al trattamento, possono fornire cure di follow-up.