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Dieta Funzionale: Cos’è, Alimenti, Ricette e Opinioni

Quali sono i principali pilastri della dieta funzionale?

La strategia nutrizionale che propongo è più di una dieta: è un intervento medico per aiutare a prevenire disfunzioni e malattie.

Si tratta di un approccio iper-individualizzato, incentrato sulla previsione dei rischi genetici o acquisiti come punto di partenza.

Ciò che si intende per dieta funzionale è una dieta che incoraggia il consumo di alimenti, che si traduce quindi in fonti di energia efficienti.

Che tipo di carburante usi? Infatti, un motore che utilizza il carburante sbagliato si inceppa e non può funzionare.

Se consumi il carburante giusto e segui una dieta su misura per i tuoi geni, puoi accelerare il ritmo della tua perdita di peso.

Non si tratta di una dieta di tendenza, ma una dieta fortemente supportata da prove scientifiche basate sulle tue caratteristiche funzionali.

Una dieta su misura per un rapporto non specifico di nutrienti non dovrebbe essere imposta dal dietologo.

Il DNA che possiedi determinerà più accuratamente la quantità di proteine, lipidi e carboidrati che la tua dieta dovrebbe contenere, quindi il tuo dietologo dovrebbe suggerirti questo.

Inoltre, devi educarti a mantenere il tuo peso se vuoi mantenere la tua perdita di peso, altrimenti ti ritroverai con una pinta di mosche in mano.

Se si perde peso continuamente, si rischia un effetto yo-yo, dove ogni dimagrimento è seguito da un successivo aumento, dopo ogni seduta di dietoterapia.

Molto spesso, si scopre che l’FTO è stato sostanzialmente modificato. Questo gene influenza il modo in cui bruci principalmente le proteine ​​per il carburante.

Sulla base del meccanismo chetogenico, le diete a basso contenuto di carboidrati riducono i carboidrati a favore dell’assunzione di proteine. In questo senso, questa dieta viene definita chetogenica.

La chetosi comporta la riduzione radicale dei carboidrati e il miglioramento dell’assunzione di proteine ​​e grassi. Si previene l’accumulo di grasso e il corpo utilizza i grassi per produrre energia invece dei carboidrati.

Le diete funzionali sono relativamente ricche di proteine ​​e consistono in tre pasti e usano la chetosi (metabolismo dei grassi) come obiettivo.

Al fine di prevenire danni a lungo termine, si consiglia di seguirlo solo per un breve periodo, non più di due settimane. Una fase ipocalorica può alternarsi a una fase iperproteica in quanto intervallata da una classica dieta ipocalorica.

L’apporto calorico giornaliero raccomandato da un uomo dovrebbe consistere per il 30% di proteine, carboidrati e il 40% di grassi, misurati in termini di nutrienti.

Al contrario, la classica dieta funzionale ipocalorica consiste in sei pasti al giorno, con uno spuntino dopo cena, quando le persone sono solitamente inclini a scherzare. In questa impostazione è possibile alternare i pasti sia in forma di pasto che in piatti singoli.

È possibile ricombinare gli spuntini durante la giornata di consumo, se si preferisce.

Secondo i nutrizionisti, l’apporto calorico raccomandato dovrebbe essere ridotto del 18% in proteine, del 56% in carboidrati e del 26% in lipidi.

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